Con il termine ” riqualificazione energetica di un edificio” si intende una serie di interventi, eseguiti in modo coordinato sull’involucro edilizio e sulla componente impiantistica per ridurre il fabbisogno energetico.
Intervenire sulla riqualificazione energetica significa quindi intervenire su due aspetti:
- Interventi sulla componente edilizia
- Interventi sulla componente impiantistica
INTERVENTI SULLA COMPONENTE EDILIZIA
Questo tipo di interventi sono finalizzati al contenimento delle dispersioni e consistono nell’isolamento termico delle pareti perimetrali, dei tetti e dei solai su pilotis. Operare in maniera integrata su un edificio in questi termini significa ridurre drasticamento il costo dell’energia grazie a una riduzione significativa degli sprechi e delle emissioni nell’ambiente.
Misure effettive:
- cappotto termico per evitare ponti termici
- insufflaggio di materiale termo isolante nei muri
MISURE SULLA PARTE IMPIANTISTICA
Gli interventi sulla componente degli impianti riguardano:
- installazione di caldaie a condensazione.
- installazione di valvole termostatiche e sistemi di tele controllo
- installazione di pompe di calore
La detrazione spetta per gli interventi sopra indicati su qualsiasi fabbricato esistente, a prescindere dalla categoria catastale. La detrazione compete al soggetto che materialmente sostiene la spesa e non necessariamente al proprietario dell’immobile.
Per ottenere il beneficio fiscale è sufficiente che il contribuente:
- paghi i fornitori a mezzo bonifico bancario
- invii all’ENEA, cioè all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, entro 90 giorni dalla fine lavori, copia della certificazione energetica e la scheda informativa degli interventi realizzati. Non è invece necessario inviare alcuna comunicazione all’Agenzia delle Entrate, neppure nel caso di prosecuzione dei lavori oltre il periodo di imposta.
La detrazione permane anche per il 2022 nei termini del 65% ed è corrisposta in 10 anni.